I giovani e i veleni del mondo
Quando iniziai a scrivere il libro “Come satana corrompe la società” non pensavo di scoprire tanto degrado giovanile. Per questo motivo, arrivare alla fine del libro è stata per me una tortura.
Televisione, internet, riviste, fumetti, cartoni animati, discoteche, cantanti… sono per la maggior parte negativi. Non tutti o tutto, questo è sottinteso, ma molti lanciano messaggi deleteri ai nostri giovani.
Cantanti tipo Lady Gaga, Fabri Fibra, J-Ax, Eminem, punto di riferimento per tanti giovani, non solo conducono una vita sregolata, ma ne fanno ampio sfoggio sia nelle interviste che nelle canzoni.
La canzone di Fabri Fibra dal titolo Ci sono cento modi per morire dice: “Ci sono cento modi per morire, funzionano tutti (…). Il modo migliore per morire è con la droga, un mix di pasticche, eroina e altra roba”. E a fine canzone si sente uno sparo di pistola a significare che si è suicidato.
I testi di Lady Gaga invece non hanno un significato logico, ma i suoi video stranamente sono pieni di simbologie. Naturalmente ciò che viene preso di mira, spesso e volentieri, sono i simboli cattolici. Così fece Veronica Ciccone quando, durante una sua performance musicale, con in testa una corona di spine si fece issare su una croce fatta di preziosi Swarosky; e così ha fatto Lady Gaga quando nel video Alejandro vestita da suora ingoia un rosario.
Uno dei punti cardini dei cantanti amati e venerati dai giovani è la blasfemia cattolica. Ma ci sono altri punti fermi presenti in tante canzoni: droga, alcool, sesso, violenza, istigazione al suicidio e all’omicidio. Tutti temi che si ritrovano anche in alcuni videogiochi, telefilm, reality.
A proposito di cantanti, cito molto volentieri Vasco Rossi, il cantante italiano più amato e venerato da migliaia di giovani. Da tanti anni sulla cresta dell’onda, Vasco Rossi, nella canzone Siamo solo noi dice: “Siamo solo noi che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa (…) che non abbiamo vita regolare che non ci sappiamo limitare, siamo solo noi… quelli che poi muoiono presto quelli che però è lo stesso (…) che non abbiamo più niente da dire dobbiamo solo vomitare”.
Il Blasco non teme di iniettare il veleno del non senso della vita, tanto lui, come ha detto in una delle sue ultime canzoni dal titolo Manifesto futurista della nuova umanità non ha più fede e quindi per lui “la cosa più semplice sarebbe quella di non essere mai nato”.
Ma Vasco non si ferma qui e con l’avvento di Fb ama esternare le più disparate opinioni ai suoi innumerevoli fan. Leggiamo cosa scrive a proposito degli incidenti causati dagli ubriachi al volante:
“Non voglio qui sostenere che mettersi alla guida un po’ alticci sia una buona idea, ma solo cercare di riflettere meglio sulla questione… Noi cerchiamo sempre una causa; abbiamo sempre bisogno di trovare una ragione: è una caratteristica prettamente umana! Ma, purtroppo, la verità è che spesso gli incidenti e le disgrazie non hanno nessun motivo razionale, sono parte costitutiva della vita, inclusi nel pacchetto dell’esistenza: accadono e basta! Ostinarsi a cercare una causa, un motivo, una ragione…e, diciamolo pure: un colpevole da punire…!. (…) Non voglio assolutamente offendere la sensibilità e i sentimenti di tutti coloro che hanno avuto un parente coinvolto in un incidente stradale mortale: sono traumi e sofferenze di fronte alle quali non esistono giustificazioni o spiegazioni che valgano o che significhino qualcosa! Ciò nonostante la questione è complessa, e deve essere affrontata punto per punto in modo razionale… Pensata e ri-pensata!”.
Mi piacerebbe sapere cosa c’è da riflettere su un incidente mortale causato da un ubriaco che si mette al volante?!?
Ma oggi il mondo va’ così: se sei famoso puoi dire tutto quello che vuoi, tanto sarai osannato, ascoltato, imitato.
E una delle più frequenti imitazioni riguarda il sesso. L’erotismo è diventato come il prezzemolo, lo si trova dappertutto. Nella televisione, in internet, nei testi delle canzoni, nei fumetti, nelle riviste ecc… Oggi c’è un bombardamento vero e proprio nei confronti dei giovani affinché perdano per prima cosa la purezza. Tolta quella, in alcuni casi, è una discesa agli istinti peggiori.
Si è perso gran parte della bellezza giovanile. Peccato, perché i giovani sono il futuro. Ma quale futuro potrà esserci se questa generazione già a 11 anni comincia a fare uso di spinelli, di alcool, di cocaina? Quale futuro se a 8 anni cominciano ad avere problemi legati alla anoressia e bulimia? Quale futuro se i suicidi, anche se i giornali non ne parlano, sono in continuo aumento?
Non sottovalutiamo il potere mediatico! Non sdrammatizziamo queste parole perché ci fanno paura. Non abbandoniamo i giovani a se stessi, ma rimbocchiamoci le maniche per dare ai nostri giovani un futuro. Combattiamo contro il sistema mediatico, contro i programmi spazzatura, contro i cantanti che regalano oscenità e cattivi esempi. Tiriamo fuori la testa e diciamo: basta! Lo dobbiamo fare per i nostri ragazzi, per il loro futuro, per la loro vita eterna.
Annalisa Colzi
scrittrice
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